Le figure del Mito vivono molte vite e molte morti. Al contrario dei personaggi di un romanzo le figure mitologiche non sono vincolate ogni volta a un solo gesto ma pur avendo molte vite e molte morti e in ognuna di esse risuonano tutte.
Il destino di Arianna è doppio sin dall’ inizio. Nipote del Sole Arianna, così come la cugina Medea, si poteva riconoscere per i suoi occhi illuminati da una luce dorata. Al pari della cugina Medea anche Arianna aiuta uno straniero, da lui viene rapita, da lui viene abbandonata.
Gli abitanti dell’isola di Nasso raccontano due versioni della vicenda. A sentir loro sarebbero esistiti due Minossi e due Arianne. La prima sposa Dioniso in Nasso e per volere di Dioniso verrà poi uccisa, l’altra, rapita e abbandonata da Teseo giunge anche essa a Nasso dove morirà e dove è ancora visibile la tomba.
Alla prima Arianna morta sull’isola vengono tributati onori, feste e giochi. Alla seconda solo sacrifici di lutto e tristezza.
Trafitta da una freccia di Artemis per ordine di Dioniso o impiccatasi a Nasso dopo l’abbandono di Teseo Arianna dunque deve morire.
Come in una preveggenza Arianna guarda la sorella Fedra giocare. Pasifae, loro madre si impicca. Fedra si impicca. E infine anche Arianna seguirà la stessa sorte.
Raccontare dunque di Arianna è rappresentare l’infinto sovrapporsi del mito verificandone sincronie e contrasti.
Lo spettacolo “Arianna nel labirinto” attingendo alle numerose fonti che intrecciano diverse narrazioni vuole raccontare la predestinazione alla quale nessun mortale, seppur nipote del Sole può sfuggire nella tessitura della grande tela del Mito.
In scena numerose Arianne rappresenteranno una storia sempre diversa e sempre uguale la cui sintesi è meravigliosamente narrata da Ovidio nelle sue Heroides allorché dà voce alle parole con le quali Arianna rivolge a Teseo:
“Queste mani stanche di percuotere il mio petto colmo di mestizia, io, infelice, protendo verso di te al di la del vasto mare; ti mostro, affranta questi capelli che mi sono rimasti; ti prego, per queste mie lacrime dovute alle tue azioni, volgi la tua nave, Teseo, e torna indietro al mutare del vento; Se io sarò morta prima, tu, almeno, raccoglierai le mie ossa.”
L’ingresso è regolato da Normativa Prevenzione e Gestione Covid – Si prega prenotare
Inizio Spettacoli Ore 21,00
Dettagli spettacolo
Arianna nel labirinto
di e regia Manuel Giliberti
musiche Antonio di Pofi
movimenti Serena Cartia
con Deborah Lentini, Simonetta Cartia, Serena Cartia , Rosario D’Aniello,
Giulia Valentini, Claudia Bellia
Nei Teatri di Pietra
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