Il concetto di cittadinanza è mobile, si è evoluto e continua a evolversi in relazione al periodo storico, al territorio, alle civiltà e alle istituzioni: si adatta per rispondere ai fenomeni politici, sociali, culturali ed economici. Variano i contenuti stessi della cittadinanza, in termini di diritti e doveri dei cittadini, e variano i criteri per l’acquisizione della cittadinanza. Dal mondo antico alla cittadinanza globale, le suggestioni sono molte.
Correva l’anno 62 a.C. quando Cicerone assunse la difesa di Archia che era stato attaccato in realtà per interessi politici per colpire indirettamente L. Licinio Lucullo, uomo di spicco e nemico di Pompeo Magno. La famiglia dei Luculli aveva da sempre accolto poeti e filosofi e tra loro figurava anche l’imputato Archia. Il processo fu intentato in seguito all’approvazione della Lex Papia, con la quale si espellevano gli stranieri da Roma e si cercò di far ricadere Archia all’interno di questa categoria affermando che non era in possesso della cittadinanza. Cicerone, vecchio discepolo di Archia, durante la sua arringa presenta come ovvio il diritto di cittadinanza e evidenzia i grandi meriti del poeta, atti a valergli la cittadinanza anche nel caso non la possedesse.
Uno dei temi ricorrenti in modo frequente all’interno dell’orazione è quello dell’humanitas e quelli, ad esso strettamente collegati, degli studia e della concezione del poeta. Infatti questi concetti costituiscono il leit motiv di tutta l’orazione, sia perché si tratta di un processo intentato contro un poeta, sia perché la lunga digressio è, in sostanza, la celebrazione dell’humanitas. Appare evidente da un attento esame dell’orazione che Cicerone consideri il processo contro Archia come un processo contro l’humanitas. Questa orazione vuole sottolineare l’importanza per ogni uomo di crearsi un solido bagaglio culturale e una buona padronanza dell’arte della parola, che sono competenze essenziali per i cittadini romani, soprattutto per coloro che intendono svolgere un’attività pubblica. Un testo che è una miniera e una scoperta.
L’ingresso è regolato da Normativa Sanitaria Vigene – Si prega prenotare
Inizio Spettacoli Ore 21,00
Dettagli spettacolo
Orchestra Sinfonica Santa Croce
Josef Haydn Concerto per violoncello e orchestra in Do maggiore
Franz Schubert Messa in Do maggiore per soli, coro e orchestra
con la partecipazione della violoncellista Leila Shirvani
direttore Arman Azemoon
Nei Teatri di Pietra
Domenica 24 luglio
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