Di Crisotemi‚ ovvero la sorella minore di Elettra‚ non rimangono che poche testimonianze‚ cenni che gli autori classici hanno voluto riportare quasi più per dovere di cronaca che per utilità drammaturgica. Da Ritsos si è presa la figura di Crisotemi per parlarci di noi‚ dell’umanità silenziosa‚ di quella parte degli uomini che lascia scorrere gli eventi attorno senza intervenire‚ senza partecipare alla storia che comunque scrive se stessa senza dimenticare‚ né giudicare. Da l’ELEKTRA di Hugo von Hofmannsthal deriva la visione di un mondo dove il dionisiaco sconfigge la ragione e la meditazione apollinea: il richiamo del sangue versato costituisce l’onda attiva che muove passioni e sacrifici.
A Sorella di Sangue ci si è arrivati “lentamente” e comunque mossi da riflessioni – sarebbe meglio chiamarle “urgenze” – differenti : da una parte il tema della corresponsabilità‚ innanzitutto storica prima che etica‚ che sembra estraneo a questa epoca per cui ogni fatto viene addomesticato da una scellerata incoscienza : che sia guerra‚ fame‚ conflitti piuttosto che scoperta di un vaccino, ritrovamento‚ dibattito – tutto sembra partecipato in superficie‚ ridotto ad una presa d’atto e a un ossequio dell’informazione. Nessuna consapevolezza dell’accadimento ‚ nessuna responsabilità dell’accaduto. D’altra parte c’è la questione di quali “risposte possibili” in un momento in cui tutto e il contrario di tutto hanno legittimità : la parola/significato è soppiantata dal messaggio‚ l’azione trasformata in atto‚ la plausibilità del contrario mortifica ogni decisione o impegno. Situazione che nulla a che vedere con la romantica visione dell’anarchia o l’invocazione nichelista del caos rigeneratore. Sembra di assistere ad una epidemia di spersonalizzazione globale per cui il contingente soverchia ogni pensiero, il contestuale prevale e tanto l’uomo quanto la sua arte, cultura o teatro vengono misurati in relazione ad una funzionalità socializzante, produttiva , aggregativa,..educativa …….
Non è un caso che prevale un senso di smarrimento, di inconsistenza, di svuotamento e in cui l’uomo contemporaneo sembra non riuscire a districarsi. Il passato è ignorato, il futuro un’incognita e il presente sottratto giorno dopo giorno, secondo dopo secondo come se attendessimo una vita “vera “ da venire e provenissimo da un”passato” che non merita di essere ricordato.
Da qui l’urgenza.
Il ricorso al mito e alla poesia è d’obbligo come la necessità di indagare un linguaggio capace di trasmettere ed esprimere adesione al contemporaneo ‚ ri-trovare uno spazio per uomini partecipi del presente‚ scegliere un territorio a cui aderire‚ un tempo in cui vivere. La commistione di teatro‚ danza e musica è apparsa la migliore per restituire significato alla vicenda di Crisotemi.
La scelta di Crisotemi non è solo la naturale conseguenza di una assidua frequentazione di Elisabetta Pozzi con il poeta Ritsos ( per la Fedra e Il Funambolo e la Luna ) quanto l’aver inteso – in un personaggio “altro”‚ distante dalle eroine del mito‚ – una protagonista contemporanea sia per l’incapacità di agire il presente o‚ anche‚ per la scelta di silenziarlo. Crisotemi colei che assiste al sacrificio della sorella Ifigenia‚ che non è partecipe all’omicidio di Agamennone da parte di Clitennestra‚ che non si ribella né progetta alcuna vendetta contro la madre per i suoi illeciti rapporti con Egisto e per aver ucciso suo padre‚ dopo l’epilogo di Elettra e la partenza di Oreste‚ è la donna che rimane sospesa come umanità inespressa. Lei‚ rapidamente citata nell’Iliade‚ personaggio di relazione nell’Elettra di Sofocle e di Euripide ‚ alter ego di una Elettra invasata e dionisiaca in Hofmannsthal‚ è ritrovata da Ritsos che la ritrae come specchio lirico di una esistenza in cui prevale il senso di testimone muto immerso in un susseguirsi di fatti drammatici che sembrano non trovare soluzione se non nel silenzio.
“ Forse l’unica scelta di libertà è il silenzio…” e Crisotemi sembra aderire al pensiero del poeta.
L’ingresso è regolato da Normativa Prevenzione e Gestione Covid – Si prega prenotare
Inizio Spettacoli Ore 21,00
Dettagli spettacolo
Sorelle di Sangue
da Crisotemi e Elektra
MDA Produzione Danza
di e con Elisabetta Pozzi
Coreografia : Aurelio Gatti
Musiche Originali : Daniele D’Angelo
Con : Valeria Busdraghi, Elisa Carta Carosi, Lucia Cinquegrana, Arianna Di Palma
Nei Teatri di Pietra
Martedì 24 agosto
Area Archeologica Palmintelli – Caltanissetta
Mercoledì 25 agosto
Area Arche. Eraclea Minoa – Cattolica E. (AG)
Giovedì 26 agosto
Parco Archeologico Lilibeo – Marsala (TP)
Sabato 28 agosto
Altre Produzioni
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da Giovanni Verga coreografia Carlotta Bruni musica Marco Schiavoni narrazione Sebastiano Tringali con Lucia Cinquegrana, Paola Saribas, Matteo Gentiluomo. Nei Teatri di Pietra LA LUPA
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